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La recente analisi dell’ISTAT sul settore dell’agriturismo conferma un fenomeno di qualità, in costante crescita e in evoluzione. Una buona notizia anche per i territori a rischio spopolamento.


Che l’agriturismo sia uno dei fenomeni turistici più consolidati degli ultimi anni è ormai una certezza: con oltre ventimila aziende e un giro d’affari annuo complessivo che supera il miliardo di euro, è uno degli esempi più virtuosi e diffusi di agricoltura multifunzionale in Italia.

L’evoluzione degli agriturismi, nel periodo 2003-2012, e la loro sostanziale tenuta nell’ultimo biennio, mettono in evidenza il forte sviluppo del settore: le aziende agrituristiche segnano un aumento del 57,3% (da 13 a oltre 20,5mila), gli alloggi del 57% (da 10,8 a 16,9 mila)e gli agriristori del 63,8% (da circa 6a 10 mila).

E si tratta di un fenomeno ancora in crescita e in forte evoluzione: lo certifica l’ISTAT, con la pubblicazione dell’indagine “Le aziende agrituristiche in Italia”, rilasciato lo scorso 11 novembre 2013 e che chiude un decennio di indagini sul settore.

In crescita perché anche nel 2012, a fronte di un anno terribile per tutti i settori economici, le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo sono cresciute (anche se di appena lo 0,3%) rispetto all’anno precedente.

Ma oltre al dato quantitativo, interessa quello qualitativo: le oltre 20mila strutture sparse sul territorio nazionale si stanno sempre più diversificando, se è vero che chi offre altre attività accanto a quelle di alloggio e ristoro rappresenta attualmente il 58,5% del totale (+1,7% rispetto a un anno prima). E le attività sono le più svariate: dal tradizionale escursionismo al trekking alla mountain bike, dalle osservazioni naturalistiche all’equitazione, fino alla fattoria didattica.

Un fenomeno che fa bene al turismo, ma anche ai territori, soprattutto a quelli che vedono una sempre più marcata tendenza all’abbandono: secondo l’Ismea – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – ogni posto letto di un agriturismo corrisponde alla tutela di un ettaro di terra, mentre ogni posto a tavola a circa un ettaro e mezzo “salvati” e restituiti al territorio in cui esso opera.

L’agriturismo è insomma un settore ricco di valori: difesa del territorio e dell’ambiente, valorizzazione delle risorse naturali, del paesaggio, dei primati e delle primizie italiane, risorsa economica sempre più interessante e attraente.

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