Sara Armellino ci racconta Le Langhette: l’idea d’impresa vincitrice di ReStartAlp
Non c’è giorno in cui non si senta parlare di start up. Quante sono in Italia e nel mondo. Natalità e mortalità. Incentivi e tipologie.
In relazione al tema il nostro approccio è molto pratico: nel nostro piccolo, ogni anno, grazie agli incubatori d’impresa ReStartApp e ReStartAlp di Fondazione Garrone, supportiamo i giovani che vogliono avviare delle nuove imprese in montagna. Attraverso il laboratorio di creazione d’impresa li aiutiamo a sviluppare e definire il proprio business plan, strumento fondamentale per avviare una qualsiasi attività.
Questo incarico, che ci vede coinvolti dalla selezione dei progetti fino alla consulenza alle imprese vincitrici, ci permette non solo un punto di osservazione privilegiato su questo fenomeno ma, soprattutto, un contatto diretto con delle realtà che mettono al centro dell’idea d’impresa lo sviluppo del territorio.
Ed è proprio una di queste start up che oggi vogliamo presentarvi: l’azienda Le Langhette, fondata da Sara Armellino, vincitrice della prima edizione di ReStartAlp.
Da Saliceto a Torino, per studiare Scienze forestali, in Romania e Svizzera per lavoro e poi il ritorno alla cascina di famiglia – La Grutta – per fondare la sua impresa.
“Nonostante io abbia viaggiato parecchio – ci racconta Sara, appena proclamata vincitrice del premio di start up erogato da Fondazione Garrone – ho sempre saputo che il mio sogno era tornare nel mio paese per contribuire a far rinascere il territorio attraverso il recupero e la valorizzazione del paesaggio.”
L’azienda che Sara ha fondato, insieme alla sua socia, Elisa Core, infatti si occupa dell’allevamento sostenibile di razze autoctone, in particolare le pecore di razza Delle Langhe in via d’estinzione, e della produzione di prodotti caseari di alta qualità creando in questo modo una filiera completa, caratterizzata dal rispetto per l’ambiente, gli animali e le persone.
Cosa ti ha spinto a partecipare a ReStartAlp?
Un anno fa ho conosciuto la mia socia, anche lei appassionata di formaggi, e insieme abbiamo deciso di mettere su un’azienda che producesse i formaggi tipici della mia zona. Abbiamo individuato anche i locali in cui far crescere l’azienda: la cascina che era di mio nonno, La Grutta, dove ora c’è la stalla.
Ci sentivamo ferrate da un punto di vista tecnico ma impreparate sotto altri aspetti. Inoltre non proveniamo da famiglie contadine, quindi ci mancavano le attrezzature e avevamo bisogno di un aiuto finanziario. Venuta a conoscenza della possibilità di partecipare a ReStartAlp non ci ho pensato un secondo! È stata un’ottima opportunità: innanzitutto per la possibilità di confrontarsi con altri giovani, stando insieme a stretto contatto e condividendo le idee; in secondo luogo per la possibilità di colmare proprio le lacune che più ci spaventavano e in questo il laboratorio di creazione d’impresa è stato fondamentale!
Per quali aspetti è stato utile il laboratorio di creazione d’impresa?
Nè io nè la mia socia abbiamo competenze legate al marketing, alla promozione e all’organizzazione, aspetti che ho potuto approfondire grazie al laboratorio. Sono lezioni molto utili, soprattutto per l’approccio pratico e concreto.
Il laboratorio è il momento in cui per la prima volta ho potuto mettere nero su bianco tutte le mie idee e i pensieri e, attraverso questa operazione, occuparmi di aspetti che avevo sottovalutato. In primis la clientela. Sono stata costretta a ragionare sulle caratteristiche dei clienti potenziali e a provare a fare un elenco. Insomma, passaggi fondamentali per definire l’ambito di azione dell’attività.
A proposito, ci vuoi dire qualcosa in più su Le Langhette?
L’azienda, attraverso i suoi prodotti e servizi, ha come obiettivo di soddisfare i bisogni di quei consumatori che sono alla ricerca del buon cibo e di qualità, che cercano alimenti prodotti in modo ecocompatibile, sono amanti delle tradizioni, dei prodotti tipici e della natura.
Il core business dell’azienda è rappresentato da formaggi e latticini, in particolare formaggette fresche, tomini freschi, Murazzano DOP, Sola, Pecorino con caglio normale e caglio vegetale, yogurt, giuncata e Bruss.
Ad oggi abbiamo 33 capi di pecora Delle Langhe che stanno cominciando a partorire. La nostra idea è arrivare a 70 capi in produzione. Abbiamo inoltre in mente di utilizzare un’area della Grutta per stagionare lì i nostri formaggi.
Questo è il vero tratto innovativo della nostra produzione: un antro di 70 mq scavato a mano nel tufo. Quando sarà ristrutturato sarà funzionale per la produzione ma anche visitabile!
Quali sono i prossimi step previsti per l’avvio dell’attività?
Il nostro obiettivo è riuscire, fra un mese, ad iniziare a lavorare il primo latte. Dopo di che vorremmo vendere direttamente i nostri prodotti a caseifici, mercati locali e ristoranti. Ci piacerebbe inoltre organizzare dei percorsi didattici e ricreativi che si concludano con la degustazione dei nostri formaggi.
Per sviluppare questi progetti ci stiamo avvalendo anche della consulenza di Ideazione (messa a disposizione da Fondazione Garrone) che – per un anno – ci supporterà nell’avvio dell’attività. Ora stiamo lavorando sul marketing, sulla scelta del logo e sulla gestione dei social network. In autunno ci piacerebbe sviluppare un’attività di crowdfunding da proporre il prossimo anno. Insomma siamo al lavoro a 360 gradi per far partire al meglio la nostra start up!